il mio metodo
Ho impostato la mia professione sul modello cognitivo comportamentale.
Le persone che seguo fanno con me un percorso di crescita non solo nei confronti del cibo, ma anche emozionale e di auto-consapevolezza. Perché il cibo non è solo soddisfacimento delle necessità caloriche del corpo!
Le scelte alimentari devono soddisfare anche le necessità emotive, affettive, culturali, etniche, religiose, come le aspettative edonistiche e di relazione con l’ambiente.
Chi viene e mi dice ‘Vorrei perdere 5-8 kg per fine mese... Perché vado al mare’ oppure ‘ho un matrimonio’ vuole dimagrire senza chiedersi perché è ingrassato.
Spesso aggiunge ‘Sarò bravo. Farò tutto quello che chiede’. In pratica sta chiedendo la cura miracolosa ed è disposto a fare i sacrifici più grandi. Ha già in mente un periodo di ‘dieta’. Ha fretta di raggiungere l’obiettivo. Prima si raggiunge meglio è!
La ricerca scientifica dice che:
“è proprio questa fretta di raggiungere l’obiettivo, spesso accompagnata dal desiderio di ritornare alle precedenti abitudini, insieme agli altri fattori prima esposti, che contribuisce al fallimento della dieta.”(Dalle Grave, 1995)
A questi pazienti dico che se hanno preso velocemente 8 kg in un anno, possono perdere 20 kg in 10 mesi con una alimentazione che non fa sentire fame: è un percorso più naturale e meno stressante e può essere mantenuto per lungo periodo.
Abbiamo così tutto il tempo per acquisire corrette conoscenze sull’alimentazione e strumenti per metterle in pratica per diventare ‘dietologi’ per noi stessi. Si passa così dal ‘sapere’ al ‘saper fare’: si modificano eventuali comportamenti non adeguati con il cibo, si recupera il dialogo con il corpo e si raggiunge il nostro peso ragionevole.