Uno studio del BMJ condotto su circa 21mila persone afferma che consumare regolarmente cioccolato si associa ad una riduzione dell’11% di malattie cardiovascolari.
E’ noto da diversi anni che il cioccolato con la presenza di flavonoidi e proprietà antiossidanti ha effetti benefici sulla salute e hanno messo in evidenza gli effetti positivi rispetto al rischio di infarto e ictus. Oggi uno studio, chiamato EPIC-Norfolk, condotto su circa 21mila partecipanti afferma che consumare fino a 100 grammi di cioccolato al giorno sembra essere collegato con una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e ictus. Lo studio, guidato dagli esperti del BMJ (British Medical Journal), è pubblicato sulla rivista Hearth.
Tra i partecipanti che consumavano cioccolato rispetto a quelli che non ne assumevano, i risultati dell’indagine hanno mostrato una riduzione dell’11% del rischio di malattia cardiovascolare e del 25% del decesso associato a tale malattia, nonché un calo del 9% del tasso di ricovero e di decesso a causa di una malattia cardiaca coronarica, tenendo conto dei fattori legati alla dieta. La ricerca ha messo a fuoco in maniera specifica il legame tra cioccolato e rischio cardiovascolare e non quello col rischio di altre patologie o semplicemente altre condizioni di salute per le quali l’assunzione di cioccolato deve essere considerata in maniera differente.
Lo studio odierno ha preso in considerazione più di 9mila uomini e 11mila donne, che hanno preso parte allo studio EPIC-Norfolk (che ha analizzato gli effetti a lungo termine della dieta sulla salute per circa 25mila persone).
I 21mila partecipanti sono stati monitorati per circa 12 mesi, durante i quali 3013 di loro (14%) ha manifestato una malattia cardiaca coronarica fatale o non fatale o un ictus.
Oltre alla riduzione del rischio cardiovascolare citata, i ricercatori hanno osservato che tra i 16mila partecipanti a cui è stata misurata la PCR (Proteina C Reattiva importante indice di infiammazione), il gruppo che assumeva la massima quantità di cioccolato registrata ha presentato un rischio cardiovascolare ridotto del 18% e un rischio di ictus ridotto del 23% rispetto alla popolazione che ne consumava la quantità minima.
Inoltre, il cioccolato al latte, spesso considerato meno salutare di quello fondente, veniva consumato più frequentemente dai partecipanti dello studio. Il commento degli autori è che “Questo potrebbe indicare che non solo i flavonoidi, ma anche altri composti, probabilmente collegati ai costituenti del latte, come il calcio e gli acidi grassi, possono fornire una spiegazione all’osservazione di questo collegamento” . Inoltre è stata pubblicata anche una ricerca osservazionale su un campione di circa 158mila persone (inclusi i partecipanti dell’EPIC-Norfolk), sul collegamento tra cioccolato e malattie cardiovascolari. Da nove studi significativi analizzati in questa ricerca, cinque di essi illustrano che l’assunzione regolare di cioccolato risulta associata ad una riduzione del 25% di qualsiasi episodio legato alla malattia cardiovascolare e del 45% della mortalità associata a tali episodi. I ricercatori sottolineano che si tratta di uno studio osservazionale e che non si possono trarre conclusioni definitive, tenendo anche conto degli errori che i questionari sul consumo di alimenti contengono( possibile sottostima di alcuni elementi assunti nella dieta). Inoltre, una possibile spiegazione di questo risultato riguarda il fatto che le persone a maggior rischio cardiovascolare consumano meno cioccolato rispetto agli altri.
Habitual chocolate consumption and risk of cardiovascular disease among healthy men and women . http://dx.doi.org/10.1136/heartjnl-2014-307050 .
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