Nelle donne in postmenopausa, nel lungo termine, un consumo frequente di bevande gassate (bibite con aggiunta di anidride carbonica), appare legato a un aumento del rischio di fratture dell’anca.
Questo risulta dall’analisi dei dati relativi a un’ampia coorte
nell’ambito del Nurses’ Health Study sulle donne in postmenopausa (n = 73.572). La dieta è stata valutata al basale, utilizzando un FFQ semiquantitativo, aggiornato ogni 4 anni. La prima evidenza è stata che in un periodo di follow-up ≤30 anni, sono state identificate 1.873 fratture dell’anca. E si è visto, in sostanza, che ogni porzione in più di soda (anidride carbonica) al giorno era associata a un significativo aumento del rischio di frattura dell’anca (+14%). Il rischio attribuibile, in questa coorte, confermano gli autori, per il consumo totale di soda, è stato del 12,5%. Il rischio è stato confermato, sia per le consumatrici di soda da sola e di soda con la dieta e non differiva significativamente tra le bibite cola e non-cola, con o senza caffeina. Inoltre, l’associazione tra le fratture dell’anca e i consumi di soda, non differiva in base all’indice di massa corporea o alla diagnosi di diabete
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Am J Clin Nutr. 2014 Sep;100(3):953-8. doi: 10.3945/ajcn.114.083352. Epub 2014 Aug 6.
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