Due recenti studi hanno analizzato a livello mondiale i dati genetici di quasi 340.000 persone ed ha portato un decisivo passo in avanti per la comprensione delle basi genetiche dell’obesità.
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Il Minesota study di Keys: implicazioni per la comprensione e il trattamento della psicopatologia dei disturbi dell’aimentazione
di Riccardo Dalle Grave Aidap Verona
La classificazione DSM-IV dei disturbi dell’alimentazione include tre categorie diagnostiche principali: anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati (NOS) (American Psychiatric Association 1994). Il sottopeso è un criterio diagnostico chiave dell’anoressia nervosa ma può essere presente in un sottogruppo di persone con disturbi dell’alimentazione NOS es. quelle che soddisfano tutti i criteri dell’anoressia nervosa ad eccezione del criterio amenorrea (Dalle Grave et al. 2008b) oppure che non riportano un’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo (Dalle Grave et al. 2008c). La marcata perdita di peso e la restrizione dietetica calorica, cioè un persistente introito calorico inferiore al dispendio energetico, persistente può anche essere presente in persone con disturbi dell’alimentazione non sottopeso con bulimia nervosa o disturbo dell’alimentazione NOS e una storia personale di obesità (Dalle Grave et al., 2011).
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MINNESOTA STUDY di A. KEYS:cosa dice a chi vuole perdere peso?
Anno 1944. In Europa milioni di persone erano ridotti alla fame dalla scarsità di cibo. Per aiutare adeguatamente queste persone, si ritenne opportuno conoscere meglio la fisiologia umana per fornire la migliore assistenza possibile quando la guerra sarebbe finita.
Il Minnesota Study (m.s.), noto anche come Minnesota Starvation-Recovery experiment o Studio del digiuno, è un esperimento effettuato nell’Università del Minnesota tra il 19 novembre 1945 ed il 20 dicembre 1946. Lo studio aveva lo scopo di determinare gli effetti fisiologici e psicologici di una privazione di cibo protratta nel tempo e l’efficacia delle strategie di recupero.
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Linee guida europee per il trattamento dell’obesità
Sono appena state pubblicate le Linee Guida Europee per il Trattamento dell’Obesità negli adulti a cura degli esperti dell’Obesity Management Task Force dell’European Association for the Study of Obesity (EASO). Vediamo a sinistra l’albero di scelta tratto dall’articolo.
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La migliore dieta per perdere peso? Uno studio su Lancet
Le diete a basso contenuto di grassi sono migliori delle altre per perdere peso?
Quale sia il migliore tipo di dieta per perdere peso nel lungo periodo è una domanda che chi si occupa di obesità si pone da tanto tempo. Tanti sono gli studi e i tipi di intervento proposti. Adesso su Lancet compare questa metanalisi,
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Strategie per dimagrire
Come mangiare meno e migliorare l’alimentazione?
MANGIAMO QUELLO CHE CREDIAMO? Spesso, senza rendercene conto, mangiamo diversamente da come pensiamo e più di quello che crediamo!
Vuoi perdere peso? Attenzione allo stress
Se vuoi perdere peso, il nemico numero uno da combattere è lo stress. Lo conferma uno studio pubblicato su Neuron da alcuni ricercatori Continua a leggere
Il cibo influenza l’umore?
Gli effetti sull’umore della riduzione del contenuto di grasso nella dieta, mantenendo costante l’energia, sono stati esaminati in volontari sani. Dieci maschi e dieci femmine di età compresa tra 20 e 37 anni hanno osservato due tipi di dieta.
Ogni volontario ha consumato Continua a leggere
Le calorie sono tutte uguali?
A parità di calorie la composizione del cibo che mangiamo può avere effetti diversi sui complessi sistemi che regolano la fame e sazietà.
Una dieta ad alto indice glicemico (IG) è capace di influenzare il pasto successivo?
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