Nei pazienti post-infartuati che ricevono Acidi grassi omega-3 cala rischio di re-infarto.
E’ quello che documenta uno studio recente
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Nei pazienti post-infartuati che ricevono Acidi grassi omega-3 cala rischio di re-infarto.
E’ quello che documenta uno studio recente
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E’ stato pubblicato un report del World Cancer Research Fund International’s Continuous Update Project. E’ l’analisi più rigorosa e sistematica della letteratura scientifica sul rapporto tra tumore alla mammella e stile di vita.
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Le diete a basso contenuto di grassi sono migliori delle altre per perdere peso?
Quale sia il migliore tipo di dieta per perdere peso nel lungo periodo è una domanda che chi si occupa di obesità si pone da tanto tempo. Tanti sono gli studi e i tipi di intervento proposti. Adesso su Lancet compare questa metanalisi,
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Che la dieta mediterranea possa aiutare a contrastare l’invecchiamento preservando la memoria e le abilità intellettive è il risultato di alcuni recenti studi (vedi). Oggi un nuovo studio suggerisce un ruolo ‘attivo’ di questa dieta come fattore neuroprotettivo!
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Alcuni ricercatori hanno identificato una nuova classe di molecole che potrebbero aumentare la sensibilità insulinica e il controllo dello zucchero nel sangue, aprendo nuove possibilità nella cura del diabete di tipo 2. Lo studio, pubblicato su Cell,
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Da uno studio, condotto monitorando i Registri dei Pazienti e delle Prescrizioni nella popolazione danese (5,6 milioni di persone), emerge un’associazione significativa tra uso di antibiotici e alterazioni a carico dei batteri che compongono il microbiota intestinale.
Sappiamo che la percentuale di bambini sovrappeso/obesi sia molto aumentata negli ultimi anni e abbia raggiunto, in alcune zone del nostro paese, il 40%. Molto è dovuto alla sedentarietà: ore passate davanti alla televisione e ai videogiochi sottraggono tempo al movimento. Non bisogna però dimenticare l’influenza della pubblicità e l’importanza di un corretto stile alimentare del bambino e della sua famiglia. Abbiamo sempre più conferme che il bambino obeso di oggi possa divenire un adulto obeso domani. Sicuramente sarà un adulto con un metabolismo alterato. Le norme nutrizionali più appropriate, quelle che formeranno la base degli stili alimentari dell’adulto, si apprendono durante l’infanzia e, in particolare, nei primi due anni di vita. E’ questo il momento migliore per impostare una corretta alimentazione. Questi appunti vogliono evidenziare le tappe principali dell’alimentazione del bambino. Oltre al proprio pediatra di fiducia, che rappresenta il punto di riferimento principale per la salute del bambino, il nutrizionista può essere di aiuto!
L’Organizzazione Mondiale della Sanità asserisce che circa l’80% delle patologie cardiovascolari e del diabete ed almeno il 40% dei tumori possono essere prevenuti cambiando stile di vita e assumendo comportamenti alimentari corretti. L‘alimentazione mediterranea ha già dimostrato di essere un valido aiuto nella prevenzione. Oggi un nuovo studio afferma che una alimentazione di tipo mediterraneo con aggiunta di olio di oliva “può essere di aiuto nella prevenzione del tumore al seno”.
Il rapporto sbagliato con l’atto di mangiare genera problemi alimentari che portano all’obesità.
La base del problema è il tipo di alimento o il comportamento? Ossia è l’azione di mangiare che può creare uno stato di dipendenza, oppure specifici nutrienti, come zucchero o grassi, contenuti negli alimenti?
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Che i frutti di bosco fanno bene alla salute con il loro apporto di antiossidanti e vitamine è noto. Oggi abbiamo un motivo in più oggi per inserire nella dieta lamponi e more:
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