Le nuove linee guida inglesi dicono che ‘non esiste un livello minimo di consumo’. Secondo gli esperti britannici bere alcol, in qualsiasi quantità, aumenta
il rischio di ammalarsi di una serie di tumori. Il livello zero di rischio non esiste; si può solo dire che il rischio aumenta di sorso in sorso, ma non parte mai da zero.
Il rischio cancro per il consumo di bevande alcoliche non era ancora emerso nella prima edizione di queste linee guida, risalente al 1995, ma adesso il messaggio è forte e chiaro. E c’è già chi auspica che sulle bevande alcoliche vengano apposte delle black box, simili a quelle sui pacchetti di sigarette, indicanti chiaramente l’aumentato rischio di tumore comportato dal consumo di alcol.
Un’altra doccia fredda per gli amanti delle bevande alcoliche è che in queste linee guida gli esperti inglesi puntualizzano che i tanto sbandierati vantaggi per il cuore derivanti dal consumo moderato di alcol, sono veri solo per le donne dai 55 anni in su e sono massimi per un livello di consumo contenuto entro le 5 unità* a settimana, equivalenti grosso modo a 2 bicchieri di vino. Insomma se volete bere, non dite che lo fate per questioni di salute, ma solo per il gusto di farlo. E da oggi comunque non brindate più ‘alla salute’.
Per chi abbia intenzione di tagliare il proprio consumo di alcol, il consiglio degli esperti è di prevedere diversi giorni completamente ‘alcol-free’ a settimana. E comunque la raccomandazione è di bere lentamente, accompagnando l’alcol al cibo e alternandolo all’acqua. Importante anche evitare situazioni o attività a rischio, bere in compagnia e fare in modo di poter tornare a casa in sicurezza dopo aver consumato alcol.
I rischi a lungo termine di un consumo abituale di alcol sono le malattie di cuore, di fegato, l’epilessia e come visto, quello di sviluppare tumori. I rischi a breve termine sono quelli di incorrere in un incidente e dunque in un trauma cranico, fratture, ferite al viso e cicatrici. Il binge drinking può inoltre determinare avvelenamento da alcol e gravi problemi cardiaci.
*1 unità di alcol equivale a: 218 ml di sidro (4,5%); 76 ml di vino (13%); 25 ml di whiskey (40%), 250 ml di birra (4%)
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