Adolescenza
ADIPOSITA’ E OBESITA’ IN ADOLESCENZA
Quali sono le cause di obesità e sovrappeso negli adolescenti?
Una recente conferenza Food in Action (2008) coordinata dallo psicologo Dott. Andrew Hill ha evidenziato diversi dati inaspettati su ciò che rende obesi gli adolescenti.
Questi dati pongono il problema sotto una luce nuova e offrono un approfondimento sugli approcci per gestire il problema.
SCOPERTA INASPETTATA
Diversi studi hanno seguito gruppi numerosi di bambini attraverso il periodo adolescenziale ed esaminato quali comportamenti contribuiscono alla conseguente obesità. Alcuni di questi studi, come la British Birth Cohort (1970) e l’americana EAT (Eating Among Teens), hanno scoperto un fattore di rischio per l’obesità che non è solo sorprendente ma opposto a ciò che ci si aspetterebbe dalla dieta.
Viner e Cole hanno scoperto che gli adolescenti che si mettono a dieta all’età di 16 anni hanno più probabilità di essere obesi all’età di 30 anni rispetto a quelli che non si mettono a dieta. Neumark-Sztainer e colleghi hanno scoperto che gli adolescenti che hanno riferito di essere a dieta all’inizio del periodo di studio hanno tre volte la probabilità di diventare obesi nei cinque anni successivi rispetto ai loro pari non a dieta. Questi dati valgono sia per i maschi che per le femmine.
IL TIPO DI DIETA NON FA DIFFERENZA
Lo studio di Neumark-Sztainer ha valutato anche se il tipo di dieta che gli adolescenti hanno seguito possa fare qualche differenza. Il Dott. Hill ha sottolineato come pratiche ‘salutistiche’ quali diete a basso contenuto di grasso e ben bilanciate, ricche di frutta e verdure (cioè il tipo raccomandato dai dietologi) sono risultate infruttuose così come un comportamento ‘non salutare’ per perdere peso quale il digiuno, saltare i pasti, diete estreme e di arresto o l’induzione del vomito.
E’ LA DIETA CHE PORTA AD ACCUMULARE PESO?
Vi sono diverse possibilità sul perché mettersi a dieta possa portare all’obesità. Ad esempio la deregolazione dell’appetito, in cui la fame si dissocia dall’alimentazione effettiva. Anche la limitazione dell’alimentazione, cioè il non mangiare per appetito/fino alla sazietà, può portare ad una sovralimentazione. Entrambi questi fattori rendono la persona a dieta vulnerabile verso una sovralimentazione e l’aumento di peso. Comunque, qualsiasi cosa accada una volta che il bambino ha iniziato la dieta, il Dott. Hill sottolinea :
“La dieta durante l’adolescenza è un sintomo della difficoltà nel regolare l’assunzione di cibo. Questi adolescenti hanno riconosciuto di avere un problema di peso, a cui hanno risposto mettendosi a dieta, e hanno ampiamente fallito. Così la dieta non è la causa ma una risposta all’essere sovrappeso”.
L’INFLUENZA DELLA FAMIGLIA
Perché questi bambini combattono contro il loro peso? Il Dott. Hill ha spiegato come la letteratura mostri in modo consistente che il fattore di rischio maggioreper i problemi di peso nei bambini e nei giovani sia l’avere genitori sovrappeso o obesi. Ad esempio, la Health Survey for England (2006) mostra come il rischio di obesità nei bambini di 2-15 anni passa rapidamente da quasi zero a circa il 15% se uno, e fino al 28% se entrambi i genitori sono sovrappeso o obesi. Probabilmente,fattori genetici e ambientali si combinano per determinare l’aumento di tale rischio.
ALTRI FATTORI DI RISCHIO
Uno studio recente di Stice e colleghi ha registrato i profili psicologici e i comportamenti in un gruppo di 500 ragazze adolescenti e le ha seguite per quattro anni. E’ stato rilevato che restrizioni nella dieta, pratiche radicali di controllo del peso, come il vomito e riduttori dell’appetito, sintomi depressivi e la percezione dell’obesità dei genitori (ma non il consumo di alimenti ad alto contenuto di grasso o la frequenza degli esercizi) hanno
predetto l’insorgenza dell’obesità. A parte l’obesità dei genitori e le diete,
questo studio ha evidenziato un legame tra la depressione e l’obesità.
“Vi è ora una prova sostanziale che collega la depressione con lo sviluppo dell’obesità”
aggiunge il Dott.Hill.
“Alcuni studi hanno cercato di individuare le cause sottostanti. L’insoddisfazione per il proprio corpo, la percezione dell’isolamento sociale, la vergogna di essere sovrappeso e l’essere presi in giro o l’essere oggetto di bullismo sembrano essere fattori importanti.”
LA STRADA DA COMPIERE
I fatti dimostrano chiaramente che lo sviluppo dell’obesità nei giovani non riguarda solamente l’attività fisica e l’apporto di energia. Si tratta indubbiamente di un problema complesso e dove numerose (poco note) vulnerabilità psicologiche vengono coinvolte.
Qual è dunque la strada da compiere? Il Dott. Hill suggerisce:
“Per i giovani non è sufficiente incoraggiare il controllo del peso per migliorare la salute pubblica. E’ necessario personalizzare gli interventi, in particolare verso famiglie in cui entrambi i genitori siano obesi o sovrappeso. I dati della ricerca dicono che usare programmi familiari di modifica del comportamento in cui i genitori sono coinvolti, fornire assistenza individuale per aiutare queste famiglie a superare le barriere, permette di avere successo a lungo termine sul controllo del proprio peso.”