Quali sono gli effetti di una dieta squilibrata, troppo ricca di zucchero? Una ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore prova a dare una risposta.
Il ‘cervello ha bisogno di zucchero’, affermava uno spot televisivo di qualche anno fa. Ma se è troppo? Le nostre cellule cerebrali vanno in tilt. Ricercatori dell’Università Cattolica di Roma hanno scoperto che, in presenza di concentrazioni elevate di zucchero (come può verificarsi in caso di diabete), non riescono più a riprodursi le staminali del cervello, fondamentali per i processi di apprendimento e memoria e per la riparazione dei danni cerebrali. Non viene più garantito il necessario ricambio di neuroni nell’ippocampo (centro della formazione dei ricordi).
Nello studio, inoltre, si è osservato che nel cervello di animali sottoposti a una dieta ipocalorica,comparabile a una dieta di circa 1.500 calorie al giorno, aumenta il numero di staminali cerebrali.
Viene così evidenziato uno dei motivi per cui una dieta scorretta e troppo ricca di zuccheri deteriora le performance cognitive!
“Abbiano inizialmente esaminato – spiega Pani, ideatore dello studio – cosa avviene in provetta quando le staminali neurali sono esposte a un eccesso di glucosio. Questa condizione sembra impedire alle cellule – normalmente presenti nell’ippocampo, sede della memoria – di autorinnovarsi”. Troppo zucchero, in pratica, brucia le riserve cellulari che servono al cervello per produrre nuovi neuroni.
Partendo da tale osservazione il lavoro – spiega una nota – ha esplorato nel dettaglio il meccanismo molecolare che sta alla base dell’effetto del glucosio sulle staminali, rivelando un complesso sistema di ‘percezione dei nutrienti’, che coinvolge due molecole note ai neuroscienziati: il fattore di trascrizione Creb e la Sirtuina1, quest’ultima nota per i suoi effetti sulla longevità.
“Il nostro lavoro – conclude Grassi – ha svelato un nuovo meccanismo di regolazione delle cellule staminali cerebrali che, probabilmente, rappresenta un meccanismo generale di controllo del compartimento staminale in risposta a diversi stimoli. Le vie molecolari da noi individuate potrebbero essere bersaglio di interventi nutrizionali e farmacologici volti a preservare e potenziare questa importante ‘riserva cellulare’ presente nel nostro cervello, soprattutto nel corso dell’invecchiamento e nelle malattie neurodegenerative”.
A CREB-Sirt1-Hes1 Circuitry Mediates Neural Stem Cell Response to Glucose Availability
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