Quante uova mangiare in una settimana?
Recenti studi riabilitano le uova! Ad esempio, consumi elevati di uova mantengono inalterati colesterolo e pressione in soggetti sani e lipidemia e glicemia in diabetici.
Uno studio ha coinvolto venticinque uomini e donne (18-35 anni) adulti sani per dodici settimane dopo l’assegnazione casuale a due gruppi diversi dei quali uno consumava una colazione a base di uova (2 al giorno) e il secondo una colazione a base di bagel (panini salati a forma di ciambelle), entrambi erano sottoposti ad esercizio fisico intenso.
Il quadro lipidico e la pressione arteriosa sono stati misurati al basale, dopo 6 e 12 settimane. Si è così, in sostanza , dimostrato che i trigliceridi plasmatici (TG) sono diminuiti in modo significativo nel gruppo con la colazione a base d’uovo dal basale a sei settimane (p = 0,011) e da sei a dodici settimane (p = 0,045). Non sono stati rilevati effetti significativi sulla pressione arteriosa e sul colesterolo totale, HDL e LDL.
Nel complesso, quindi, gli autori ritengono che il consumo di uova ogni giorno per 12 settimane non abbia influenzato i livelli di colesterolo e abbia migliorato la trigliceridemia, tuttavia l’attività fisica intensa è stata probabilmente d’aiuto, ricordando che si trattava comunque di soggetti giovani e sani.
Un altro studio (DIABEGG) ha confrontato in soggetti diabetici di tipo 2, con BMI pari o maggiore a 25 e di 18 anni di età e più, due regimi alimentari simili per introito di calorie e grassi, ma differenti sul fronte del contenuto di uova. Un gruppo consumava infatti 12 uova alla settimana (2 al giorno per 6 giorni), mentre il gruppo di confronto non superava le 2 uova in 7 giorni; la quota proteica della dieta era pareggiata con proteine da carne magra, da prodotti lattiero-caseari magri e da legumi. Dopo tre mesi, il profilo glicemico e lipidemico nei due gruppi era rimasto simile; si osservava però ma una maggiore tendenza all’aumento delle HDL in chi aveva consumato più uova. Questi stessi soggetti, inoltre, dichiaravano di essere molto soddisfatti del tipo di alimentazione proposta e, fattore cruciale, manifestavano una netta riduzione del senso di fame e un aumento del senso di sazietà. Lo studio conferma quindi lo scarso effetto delle uova (e del colesterolo alimentare) sul profilo lipidico; rimane tuttavia la cautela associata alla possibile conversione, recentemente descritta, della colina, di cui sono le uova sono pure ricche, in un metabolita ad effetto aterogeno (TMAO) da parte del microbiota intestinale
Fuller NR, Caterson ID, Sainsbury A, Denyer G, Fong M, Gerofi J, Baqleh K, Williams KH, Lau NS, Markovic TP.
Am J Clin Nutr 2015 Feb 11 doi: 10.3945/ajcn.114.096925 [Epub ahead of print]
Ecco perchè assistiamo ad una Rivoluzione nelle prossime raccomandazioni dietetiche americane: il colesterolo alimentare non è più dannoso per la salute.!
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